Quando si deve scegliere un pos la scelta non è semplice poiché ci sono tante variabili a cui prestare attenzione. Da diverso tempo, però, si parla di Axerve come migliore in assoluto per il 2022.
È davvero così? Noi ci asteniamo dal dare una risposta così netta. Però ti vogliamo mostrare tutte le caratteristiche di questo pos che, comunque, in via generale si presenta come di altissima qualità.
I vantaggi di Axerve
Il primo punto di forza è sicuramente la flessibilità. Nel senso che, comunque, può essere usato sia in wi-fi che con la connessione 4G. Ma se questo può sembrare scontato, meno banale è il fatto che può essere integrato con Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay. Per dare davvero il massimo ai clienti.
Inoltre, una volta inserita la SIM – che è inclusa -, quest’ultima si connette automaticamente al 4G vedendo quale linea è la migliore in quel momento. Nessun costo aggiuntivo: il traffico dei dati è compreso nel canone.
Puoi controllare tutto in maniera semplice attraverso la comoda dashboard myStore, in modo da verificare gli incassi in tempo reale oppure esportare quegli stessi dati in un altro formato.
L’assistenza è sette giorni su sette. Dal lunedì al sabato puoi contattare il customer car dalle 7.20 alle 22.00, i festivi e la domenica dalle 8.00 alle 20.00
Quanto costa Axerve
Puoi pagare Axerve in modo da eliminare le commissioni sulle transazioni. Nel senso che, ad esempio, c’è l’offerta Axerve Easy a canone in cui, se rientri in un certo limite, paghi un canone al mese e il gioco è fatto. In pratica, non hai pagamenti extra e non ci sono brutte sorprese.
Se, invece, non vuoi pagare il canone mensile ma pagare in base alle transazioni, la spesa è di 1% di ogni transazione.
Tornando al primo punto, l’offerta, che è all-inclusive, prevede che non si debbano superare i 30mila di transizioni all’anno. Nel caso si rientri in questa soglia, il pagamento è di 17 euro al mese fino a 10mila di transazioni. Il costo sale a 22 euro al mese per 30mila euro di transazioni (sempre annue).
Ovviamente, nel costo ci sono sia il noleggio che la SIM che il processo di elaborazione dei pagamenti.
In ogni caso, qualora si dovesse superare la soglia, si pagherebbe una commissione dell’1% + IVA che, ovviamente, va a sommarsi al canone mensile.
In pratica, questo pos è perfetto per chi non effettua tante transazioni ma si tiene su un livello tutto sommato accettabile. Questa, però, è una scelta che puoi sapere solo tu in base al volume d’affari che hai. Fermo restando che c’è, comunque, la possibilità di correggere il tiro anche in corsa.
Quali carte sono accettate e altre condizioni
Prima di capire quali carte sono accettate, è importante sapere che la compilazione del modulo per richiedere il pos richiede al massimo una quindicina di minuti, se si ha a portata di mano tutte le informazioni necessarie, come il numero di partita IVA, un documento di riconoscimento, la PEC e la mail. Inoltre, il sistema operativo su cui gira è Android, che può avere ulteriori funzioni attraverso un’apposita app.
Qualora volessi disdire, dovrai restituire il dispositivo.
La disdetta non prevede il pagamento di alcuna penale. Sono necessari circa 24 ore lavorative per passare l’incasso sul conto corrente che è stato indicato in Italia. I circuiti accettati sono PagoBancomat, Maestro – il più utilizzato in assoluto -, Visa, VPay e MasterCard.
Insomma, si può dire chiaramente che c’è davvero l’imbarazzo della scelta in tal senso. In modo che il cliente possa scegliere autonomamente come pagare.